L’indecente spettacolo della politica assisana: per alcuni sembra un circo, invece è la città più bella del mondo!

Uno spettacolo indecente quello che la politica assisana sta consumando ad Assisi, e per Assisi, in questi giorni di marzo 2023. Fra chi “cerca” poltrone, chi “temporeggia”, chi chiede dimissioni dell’uno o dell’altro, chi cerca potenziali assessori non disposti a prendere in mano le redini, chi mette veti sull’una o sull’altra persona, insomma: ma alla città e al territorio chi ci pensa?

E dove sono finiti gli interessi per i cittadini? A chiederselo sono in diversi fra gli abitanti e i residenti di una terra i cui valori non possono essere discussi o – dall’altro lato – esaltati soltanto a parole o a chiacchiere, pressoché inutili. Assisi fa davvero una bella figura mettendo in scena questo triste “teatrino” politico a tratti largamente banale e privo di senso?

La politica dovrebbe essere chiamata a lavorare per interessi comuni, e invece così non appare. Non c’è la necessità che lo dica l’opposizione o che lo faccia notare parte della maggioranza. L’immobilismo regna, la macchina comunale appare se non altro “arrugginita”, il popolo – sovrano – lamenta carenze. Lettere aperte, chiacchiere al vento e discussioni al chiuso, portino a finalità importanti e soprattutto ad un minimo di decenza.

Assisi merita impegno, e merita alla guida persone capaci, di spessore, con una cultura che in primis sappia essere lo specchio di una città con pochi rivali al mondo. Assisi merita scelte, non fatte tanto per scegliere o per tappare buchi. Ma scelte importanti, sulle capacità, sulla conoscenza culturale, solo ed esclusivamente con queste caratteristiche: sulle persone.

Adesso c’è bisogno di stabilità, che sia un governo a maglie “strette” o a maglie  “larghe” a pochi importa. Governare Assisi è ciò che conta, un’Assisi attesa da anni importanti. Forse i più importanti – e positivi – dell’ultimo decennio.

A primavera si risveglia la natura, i sensi, la vita. Svegliatevi anche voi, è ora.

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