È giusto discutere un allenatore come Max Allegri? No, se nel calcio contano i numeri

È giusto discutere un allenatore come Massimiliano Allegri? No, se nel calcio contano i numeri. Trapattoni alla Juventus: 596 gare 319 vinte (53,5%); Lippi alla Juventus: 405 gare 227 V (56%); Herrera alla Juventus : 215 gare 100 V (46,5%); Parola alla Juventus: 202 gare 117 V (58%); Carcano alla Juventus: 161 gare 111 V (68,9%): Conte alla Juventus: 151 gare 102 V (67,5%).

Allegri alla Juventus: 300 gare 208 vinte (69,3%). Massimiliano Allegri è un allenatore che della Juventus ha scritto la storia recente con un filotto di vittorie senza precedenti. Spesso trattato dagli stessi tifosi della Juve come “il peggiore”… Un allenatore che al Milan vinse lo scudetto e al secondo anno si ritrovò senza giocatori del calibro di Nesta, Maldini, Seedorf, Pirlo, Gattuso. Come finì?Secondo! Max Allegri dal 2014 al 2019 è per la prima volta alla guida della Juventus, con cui vince undici trofei: cinque campionati italiani consecutivi (dal 2015 al 2019), quattro Coppe Italia di fila (dal 2015 al 2018) e due Supercoppe italiane (2015 e 2018); raggiunge inoltre due finali di UEFA Champions League (2015 e 2017).

Massimiliano Allegri che arriva alla Juventus e la porta subito in finale di Champions League (non l’unica, purtroppo per i tifosi bianconeri persa) praticamente con la stessa squadra con la quale Antonio Conte aveva ricostruito in Italia una Juve vincente, ma poco competitiva in Europa. Max Allegri che via via stravince con la Juve in Italia, una Juve piano piano smantellata dei suoi giocatori migliori. Ma lui vince lo stesso. E Ronaldo? Di lui sfruttò il massimo, con capacità e costanza.

Il resto è attualità, nella sua seconda volta alla Juve: un mister discusso con un amore folle per le vittorie di “corto muso”, che non chiede mai, ma applica e si applica fautore del “calcio semplice”. Sorridente, simpatico e dalle conferenza stampa a tratti indimenticabili, al quale si chiede in questa stagione 2021/2022 di “giocare offensivo”. Con Morata e Kean uniche due punte, con Kulusewsky “riserva” di un promettente Chiesa purtroppo infortunatosi e fermo ai box. Sarà vero? In silenzio ci prova. Perché intanto è tornato lì, pronto a giocarsela fino alla fine con quello che passa il convento…

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